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Mi domando come mai ho saltato a piè pari intere annate di buona musica italiana. Ho scoperto ora artisti veri, come gli Afterhours, o i Baustelle, o i Subsonica, per merito di una trasmissione RAI condotta da
Scrivo una cosa che non mi piace, però mi intriga: c'è davvero tanta roba interessante in giro, in campo artistico. Troppa? Esiste un nome per una sindrome di disagio che identifica quello stato d'animo che ti può prendere quando entri al Louvre, o in una grande biblioteca, e ti affossa il pensiero che per leggere solo una minima parte di quelle opere o vedere una minima parte delle opere esposte, ci vorrebbero una ventina di vite?
Ancora di più in musica, essendo musicista, per la quantità immensa di cose che meriterebbero non solo di essere ascoltate, ma di essere gustate...
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